Autore: André Gurtner
Nuova rete automatica per la misurazione della radioattività nell’aria in Svizzera
La nuova rete automatica di monitoraggio della radioattività aerea gestita dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) è operativa. Sostituisce la vecchia rete, messa in funzione dopo l’incidente di Chernobyl e diventata obsoleta. Questa rete permette di identificare e quantificare i radionuclidi presenti nell’aria e di generare un allarme in caso di superamento delle soglie impostate.
Questa pubblicazione è disponibile solo in francese e tedesco.
Origine del trizio nell’ambiente
Il trizio è un isotopo radioattivo dell’elemento idrogeno. La sua emivita è di 12,3 anni. Poiché il trizio è un isotopo dell’idrogeno, il suo comportamento nell’ambiente è principalmente legato al ciclo dell’acqua (si parla di acqua triziata; il trizio sostituisce l’idrogeno nella molecola dell’acqua).
Questa pubblicazione è disponibile solo in francese e tedesco.
Spettrometria gamma in situ
Le misurazioni in situ vengono effettuate principalmente nelle vicinanze delle centrali nucleari e dei centri di ricerca (PSI e CERN), oltre che nel monitoraggio della contaminazione persistente da cesio-137 derivante dagli esperimenti nucleari atmosferici e dall’incidente di Chernobyl.
Questa pubblicazione è disponibile solo in francese e tedesco.Questa pubblicazione è disponibile solo in francese e tedesco.
Misurazioni a basso livello di radionuclidi artificiali nell’Aare e nel Reno
L’immissione di radionuclidi artificiali nell’acqua dei fiumi può avvenire sia attraverso lo scarico diretto di sostanze radioattive liquide attraverso le condutture delle acque reflue, sia attraverso la precipitazione (lisciviazione da scarichi atmosferici).
Questa pubblicazione è disponibile solo in francese e tedesco.